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Molto bello il Mondial con raffreddamento a liquido . . -
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E cosi arriviamo al 1968 forse l' anno piu interessante della categoria cadetti 60 cc. perche oltre a Minarelli e alla Italjet che correvano gia ufficialmente e la Guazzoni che aiutava fior di piloti arriva sulla scena anche la Malanca e saranno dolori per tutti . La federazione inoltre per dare piu smalto al campionato liberalizza il cambio a 6 marce e questo prese sicuramente di contropiede la Minarelli che il cambio a 6 marce non lo aveva , il suo motore a 4 marce perse infatti subito quei vantaggi che aveva quando nel 1967 si correva obbligatoriamente con 4 marce e svani la competivita , vedremo poi come reagirono a Bologna . Ma veniamo alla nuova entrata cioe la Malanca 60 , splendido microbolide per il suo periodo , un vero prototipo , fu la risposta forte che Mario Malanca acerrimo rivale anche commercialmente della Minarelli volle portare nel campionato . Si scelse il miglior pilota emergente che era Otello Buscherini , il quale secondo me in Minarelli con Sottili non si trovava troppo a suo agio e prese la palla al balzo , la moto era molto bella e con un motore evolutissimo , cambio a 6 marce , alimentazione a disco rotante , frizione a secco e i migliori accessori disponibili sulla ciclistica , praticamente una gp con il carburatore da 17 mm. e fu subito un successo !
Edited by ad‚corse - 27/11/2015, 00:55. -
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Ecco le foto del bel microbolide con e senza carena . . -
robertof104.
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Bello...bello.... . -
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Un primo piano del motore della Malanca 60 , notare la generosa alettatura del gruppo termico e la frizione a secco , sul l' altro lato del medesimo la distribuzione a disco rotante con il carburatore da 17 mm e la vaschetta laterale separata .Certo mi viene spontaneo pensare che la lotta era impari , infatti sia il motore Minarelli che il Guazzoni stesso erano strettamente derivati da motori di serie in libera vendita , solo rivisitati dalle singole aziende , mentre questo era un vero prototipo da corsa . Con il senno di poi possiamo dire che la federazione sbaglio' , doveva imporre per correre nella categoria cadetta , la derivazione da motori di serie , visto che era una competizione per soli piloti giovani e limitare in questo modo le spese , ma cosi non fu . . -
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In Minarelli andato via Buscherini alla Malanca , venne sostituito da Mario Lega . . -
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Gia alla partenza della prima gara a Cesenatico si vide chiaramente la superiorita del binomio Buscherini - Malanca , che vinsero dominando la gara . Ecco una foto della partenza della gara , Otello e' gia in testa . . -
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da ricordare che la ITOM da competizione aveva oltre la frizione a denti diritti anche il cambio ravvicinato purtroppo solo 4 marce
ne venne fatta una partita anche a 5 marce venduta credo solo all'estero,ma era fragile causa lo spessore degli ingranaggi mi pare da 6mm. -
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Verissimo motori 49 anche l' Itom cerco' di aggiornare i suoi motori con il cambio a 5 marce , sono contento che utenti molto esperti e che sopra tutto vissero quei momenti mi aiutino a migliorare la qualita' del mio scritto , solo conoscendo con precisione lo sviluppo storico sportivo del nostro motociclismo da corsa si possono capire le scelte tecniche che le aziende furono anche costrette dagli eventi a compiere . Come vedremo nel 1968 Buscherini e la Malanca vinsero TUTTE le 6 gare di campionato a cui parteciparono in circuito lasciando solo le briciole agli avversari , che adesso si chiamavano pero' Guazzoni , fu infatti Gazzola Luciano con la moto Milanese a 6 marce a giugere secondo nella classifica finale di campionato . Anche in salita la Malanca domino' , guidata da un asso come Walter Villa che vinse quasi tutte le gare e Tenconi che solo qualche mese prima con la Minarelli ufficiale dominava , prendeva distacchi abissali . La Minarelli aveva dormito troppo , certi come erano che fossero ancora competitivi, non svilupparono subito un cambio a 6 marce e con il loro motore a 4 marce non potevano che rimediare delle figurette . Il mercato dei ciclomotori in Italia in quel periodo di grande crescita economica stava esplodendo e i giovanissimi seguivano attentamente le gare sia direttamente che sulle pagine di motociclismo , fu proprio grazie alle vittorie sui campi di gara che la Malanca fece il salto di qualita diventando una delle aziende leader nel settore dei ciclomotori . Anche grazie ad una attenta pubblicita mirata appunto sulle competizioni conquistarono il cuore di molti giovani , io fui uno di quelli perche raggiunti i fatidici 14 anni grazie ad un nonno generoso entrai in possesso di un fiammante Malanca testa rossa . Motorino che usciva con il serbatoio tricolore della bandiera Italiana proprio per ricordare le numerose vittorie sportive nei campionati nazionali ed ecco la indovinata pubblicita che fecero in quel periodo .
E la Malanca non sapeva fare solo moto da corsa anche il suo prodotto commerciale era eccellente , il mio Malanca testa rossa mi venne consegnato con un "esuberante" carburatore Dellorto UB 20 S di serie ,
Il motorino raggiungeva senza problemi i 100 km/h e ricordo con soddisfazione che andai subito a "cercare" gli amici che erano armati di Aspes , Motobi , Beta ecc. per sfidarli , cercavano di tenermi la ruota ma senza riuscirci , solo un amico un po piu grandicello con una Vespa 90 ss iper elaborata mi seguiva ma nelle curve l' ottimo telaio della mia Malanca faceva la differenza , feci sicuramente una gran pubblicita alla Malanca e dentro di me entro il virus delle corse . Inoltre si dimostro incredibilmente robusto , nonostante il performante scarico ad espansione libera che quasi subito montai e che innalzo le prestazioni di questo meraviglioso motorino , non si ruppe mai e riuscii giunto a 16 anni per comprare un mezzo di 125 cc a venderlo ancora bene ad un amico .
Edited by ad‚corse - 29/11/2015, 10:45. -
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In Minarelli che anche loro vivevano vendendo motori per ciclomotori , sicuramente rimasero senza parole e come mi confermo Ravagli ed altri personaggi di spessore , dopo le frustate prese da Buscherini a meta del 1968 cercarono di trovare rimedio a questa inferiorita tecnica che si era manifestata , sicuramente fu in quel periodo che furono costretti a mettere in cantiere quello che sara il motore che rendera la Minarelli famosa in tutto il mondo , il mitico P6 . Ma nell' immediato visto che progettare e costruire un motore nuove e di tal portata per quel periodo occorreva molto tempo e infatti furono pronti con il P6 solo a fine del 1969 quando venne presentato a Milano al salone di novembre , si cerco nel immediato di risolvere con un cambio a 5 marce da mettere nei carter del P4 . Parti cosi il progetto tenuto segreto del Minarelli P5 , non fu come si asserisce erroneamente in altro forum una semplice aggiunta del "cambietto" Malossi che era stato presentato in quel periodo ed in libera vendita , non era la Malossi di ora ma un piccolo artigiano della zona di Bologna e che duro poco perche' il suo prodotto era difettoso , questo cambio tendeva infatti a bloccarsi in quinta marcia ed inoltre costringeva per montarlo ad impegnativi interventi sui carter stessi , inoltre assolutamente mal spaziato per un motore da velocita era infatti nato per il cross dove il mercato era molto piu numeroso , figuriamoci se in Minarelli montavano un cambio del genere che avrebbe tra l' altro peggiorato l' affidabilita del mezzo che nelle corse e' essenziale . Mi fu espressamente detto che furono costruiti nr. 5 esemplari del motore P5 SS , che pero arrivo' pronto solo a fine stagione 1968 , motore che ripetutamente provato al banco prova , si comportava molto bene ed il cambio factory a 5 marce non dava nessun problema , solo che nel 1969 era arrivato troppo tardi , la Malanca e la Guazzoni con il nuovo motore ad ingranaggino ed i cambi a 6 marce aiutati inoltre dalle rispettive distribuzioni a disco rotante dominarono la scena sportiva anche nel 1969 , cosi e' la storia sportiva del motociclismo e non come qualcuno in altro forum armato solo di voglia di mettersi in mostra vorrebbe ricreare a suo piacimento . E a chiara dimostrazione che non racconto favole sta il fatto che in Minarelli stamparono i librettini di uso e manutenzione e che vennero prodotti in migliaia di esempleri con le scritte in copertina p4 - p5 - p6 . Mi sapete dire se questo motore come qualche esperto del nulla asserisce non fosse esistito come la Minarelli avrebbe fatto a scrivere tale inesattezza !!! La spiegazione e' molto semplice e come i veri esperti del settore sanno e cioe' che il motore P6 ebbe un tale successo di pubblico e di entusiasmo al salone di Milano che fece fare in Minarelli un passettino indietro non producendo in larga serie il prototipo di motore P5 che esisteva eccome e che invece in un primo tempo avevano deciso di produrre in serie e da qui l' inserimento nella stampa dei librettini che evidentemente fu fatta quando la decisione era ancora quella . A me che attempatissimi personaggi legati ancora a quello spirito di "carboneria" che aleggiava allora nel reparto esperienze della casa Bolognese non vogliano dire nemmeno oggi la verita interessa veramente poco , la storia e' questa . Posso capire che allora visto tra l' altro la vicinanza e l' agonismo delle rivali aziende Franco Morini e Malanca con i propietari che si detestavano si volessero tenere le cose coperte ma oggi questo non ha piu senso .
Edited by ad‚corse - 29/11/2015, 11:47. -
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Cambi a 5 marce per i minarelli li fece la Simonini ,un mio compagno di scuola il quel periodo ne comprò uno compresa la frizione a secco , i carter laterali abbondantemente alettati , e il classico gruppo testa e cilindro fusi in terra
tenne il tutto per più di 40 anni in cantina ,dove finalmente ha montato questo benedetto motore alle soglie della pensione
appena riesco vado a fare le foto del motore. -
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I cambi di Simonini erano fatti dalla Malossi e lui li vendeva , infatti come ho gia scritto quello era un cambio adatto per il cross e veniva montato sui P4 normali in libera vendita . Mai usato questo cambietto che ebbe pochissimo successo sui motori ufficiali . . -
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Ecco una foto del debutto vincente nel campionato Italiano della montagna di Walter Villa in sella alla Malanca 60 cadetti ufficiale . Avvenne alla Doria - Creto il 31 marzo 1968 , vinse distanziando il campione del anno prima Angelo Tenconi su Minarelli di quasi 8 secondi a chiara dimostrazione della superiorita del binomio .In alto un particolare del microbolide come si presenta oggi .
Edited by ad.corse - 5/3/2019, 12:52. -
robertof104.
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Che Bella Questa discussions sui 50ini... .